
CACCIATORI DI LICANTROPI (STORICI)
François Antoine "colui che uccise un licantropo?"

François Antoine, Ufficiale e Cavaliere dell'Ordine Militare Reale di Saint Louis, al servizio di Luigi XV di Francia; forse colui che ha ucciso la Bestia di Gévaudan nel 1765, dato che fonti storiche fanno riferimento anche a Jean Chastel per il merito dell'uccisione della bestia.
Gévaudan un piccolo villaggio francese, nel 1765 divenne noto per una serie di omicidi, attribuiti ad un animale di sembianze e dimensioni innaturali, attribuito ad una sorta di lupo deforme o lupo mannaro, le testimonianze e aggressioni ne furono molte da parte di contadini indifesi et cetera, è qui che compare François Antoine il "salvatore", colui che dichiarò di aver ucciso la mostruosa creatura, la impagliò per mostrarla come trofeo e ottenere quindi la ricompensa in denaro, nonostante ciò, la creatura continuò a uccidere, terrorizzando il villaggio tra rassegnazione e superstizione, girava voce che il mostro fosse un lupo mannaro, quindi non facile da uccidere, fino a quando le morti cessarono per merito di Jean Chastel.

Scultura bronzea raffigurante la Bestia Gévaudan e la difesa di una giovine.






Alcune stampe dell'epoca raffiguranti la Bestia Gévaudan.
Jean Chastel "la pallottola d'argento"

Jean Chastel (31 marzo 1708 - 1790) era un cacciatore a Gévaudan in Francia, noto per aver ucciso probabilmente la Bestia di Gévaudan il 19 giugno 1767, anche se il merito fu attribuito a François Antoine.
La leggenda di uccidere il lupo mannaro con una "pallottola d'argento", nasce da questo avvenimento storico, infatti dai racconti e scritti storici, la Bestia di Gévaudan venne uccisa da Jean Chastel, con una sola pallottola d'argento, realizzata da oggetti sacri d'argento fusi, mentre aspettava la bestia alle porte di una chiesa, con in mano la Bibbia.